Telegram: cos’è e come funziona?

Da anni si sente parlare di Telegram, una app di messaggistica che sta conquistando velocemente gli italiani, al punto da spingere in tanti a rinunciare ad un must come WhatsApp. Cosa rende così speciale questa applicazione, e quali sono le sue caratteristiche principali? In questa guida ti spiegheremo tutto quello che dovresti sapere su Telegram.

Telegram: di cosa si tratta?

La sua etichetta dovrebbe chiarirti, almeno in maniera superficiale, cos’è e come funziona: essendo una app di messaggistica, il suo scopo primario è consentire agli utenti di chattare fra loro, di creare gruppi, di spedirsi file, e molto altro ancora. In pratica, si parla di tutte quelle peculiarità con le quali avrai già una grande confidenza, visto che appartengono pure a WhatsApp. Nella lista inseriamo anche la possibilità di utilizzare le emoticons e di spedire i messaggi vocali, cosa che avvicina ancor di più Telegram alla sua diretta (eanziana”) concorrente.

Prima di andare avanti, è bene specificare che oggi questa app di messaggistica è ancora di nicchia, anche se negli ultimi tempi sono i tantissimi a scaricarla, ma al momento non riesce assolutamente ad avvicinarsi ai numeri registrati dalla regina dell’instant messaging. Non perché sia inferiore, ma per una questione di mancata informazione. Molti utenti, credendo che siano identiche, preferiscono la più nota per evitare di installare due app che – almeno in apparenza – sembrano la stessa cosa. Ecco perché ti consigliamo di approfondire la lettura di questa guida.

Cos’è realmente Telegram?

Questa app di messaggistica ha una particolarità che tutte le altre non hanno, compresa la concorrente WhatsApp: è il top in termini di sicurezza e di protezione dei dati personali degli utenti che la usano per chattare, o per scambiarsi file. Per quanto concerne il fattore sicurezza e privacy, questo applicativo sfrutta un sistema di crittografia di molto superiore ad altre opzioni, ovvero l’MTProto, un protocollo universalmente riconosciuto come il migliore in questo campo. Naturalmente non manca l’encrypting end-to-end, che troviamo anche sulle chat di WhatsApp.

Una questione di sicurezza e segretezza

Come funzionano questi protocolli? È molto semplice da spiegare: un po’ come accade con l’SSL, i messaggi che passano in una chat privata non possono essere intercettati da nessuno, se non dai partecipanti alla conversazione. È un discorso che riguarda pure i server di Telegram, dato che anche loro vengono esclusi dalla comunicazione.
Com’è possibile? Quando si crea una chat segreta, i messaggi vengono trasmessi secondo un sistema client-client, e non client-server-client. Di conseguenza, gli utenti sono gli unici che possono leggerli.

Oltre ai due sistemi di crittografia, Telegram vanta un’altra novità molto importante, e si tratta di una delle opzioni che lo rendono davvero speciale e unico nel suo genere.
Qui si fa riferimento alla possibilità di “temporizzare” le chat segrete: in altri termini, si può settare un timer e fare in modo che – alla scadenza del conto alla rovescia – quella conversazione e i file che contiene vengano distrutti per sempre. Superata quella data, dunque, sarà impossibile recuperare i documenti e i messaggi, garantendo un livello di segretezza a dir poco superlativo.

Come funziona questa app?

Con tutta probabilità ti sarà venuta la voglia di provare Telegram, dunque adesso occorre capire come funziona. Per prima cosa, sappi che anche l’app in questione utilizza il sistema delle spunte colorate, per segnalare l’invio, la lettura e la ricezione dei messaggi. Inoltre, ha un meccanismo ad hashtag che WhatsApp non sfrutta, e che può dunque diventare un extra molto importante, in fase di tag e di successiva ricerca.

In secondo luogo, questo applicativo permette di condividere file fino a 1,5 GB, e di creare gruppi enormi, fino a 200 mila utenti in totale. Oltre ai gruppi puoi creare anche i canali, e usare i bot, ma questi due aspetti li approfondiremo in sezioni specifiche. Ritornando alle particolarità basilari di Telegram, qui puoi usare gli stickers, e puoi addirittura creare delle tue collezioni personali.

I BOT di Telegram

A questo punto arriva il momento di approfondire una delle peculiarità più interessanti di questa app di instant messaging, ovvero la possibilità di sfruttare i BOT. Si tratta di veri e propri software equiparabili ai moderni autorisponditori, che possono essere attivati in automatico con precise stringhe di testo e richieste particolari. Non appena ricevono il comando giusto, i BOT svolgono la funzione per la quale sono stati programmati.

Si parla ad esempio della comunicazione delle informazioni meteorologiche, o di altre funzioni come l’avvio di musica e video. Nella lista inseriamo anche i videogame e la visione dei contenuti. Chi li programma? Gli sviluppatori indipendenti, che possono così ampliare a dismisura le funzioni di Telegram, e ottenere dei risultati straordinari. Anche e soprattutto per merito dello staff che gestisce l’applicazione, e che mette a disposizione un sistema funzionale e funzionante. In sintesi, l’unico limite per chi sviluppa i BOT è la propria immaginazione.

Purtroppo è molto difficile riassumere in poche righe le funzionalità di questi BOT. Considera che soltanto alcuni possono essere invitati e aggiunti nei canali o nei gruppi, e questo dipende sempre dalla loro programmazione. Altri programmi, detti INLINE, consentono invece agli utenti di interpellarli anche se non si trovano nel canale. Per farlo basta digitare un comando specifico, dunque una parola chiave preceduta da un simbolo come la chiocciola (@). Infine, alcuni bot possono essere disattivati e attivati a piacimento dagli utenti del gruppo o canale.

Gruppi e Supergruppi

Ecco un’altra caratteristica fantastica di Telegram: la possibilità di creare un gruppo, e di farlo evolvere in super gruppo. Ciò può essere fatto quando si supera la soglia massima di utenti consentiti, ovvero 200, così da poter espandere questo limite addirittura ad un totale di 200.000 utenti. Inoltre, l’evoluzione a super gruppo permette di sfruttare delle opzioni extra assenti nei gruppi normali, così da rendere il primo molto più professionale e organizzato. Quali sono le principali differenze?

Nei gruppi normali tutti possono modificare le informazioni basiche e aggiungere file e altri elementi.
Nei super gruppi soltanto i moderatori possono gestire molti di questi aspetti.

Cosa sono e come funzionano i canali?

Insieme ai BOT e ai supergruppi, fra le eccezionali potenzialità di Telegram aggiungiamo anche la possibilità di creare un canale. In tal caso si parla di una sorta di gruppo pubblico, raggiungibile da chiunque attraverso un URL unico e specifico, e senza alcun limite in termini di iscritti. Funziona un po’ come una newsletter, e infatti viene spesso usata dalle TV e dalle testate giornalistiche, per tenere aggiornati gli utenti. Un’altra categoria molto gettonata sono i canali Telegram di offerte, dove vengono pubblicate diverse occasioni per risparmiare.

WhatsApp e Telegram a confronto

In soldoni, quale dei due è il migliore? In realtà non è possibile dare una risposta precisa, perché tutto dipende dall’uso che intendi farne. Per farti un esempio, se ti serve solo per chattare, allora con tutta probabilità ti conviene continuare ad utilizzare WhatsApp, in special modo se i tuoi contatti preferiti non sfruttano Telegram. Se invece hai intenzione di scoprire tantissime opzioni avanzate, anche per sperimentare, allora il secondo batte di gran lunga il primo. Lo stesso vale per una questione di privacy, di sicurezza e ovviamente di segretezza, come ti abbiamo già spiegato poco sopra.

Considera comunque che nulla ti impedisce di installare entrambe le applicazioni: anzi, si tratta della soluzione migliore, per poter sfruttare il potenziale di tutte e due.

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